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Osteopatia: passato, presente e futuro: l’attività svolta dal CMPT

Note di interesse storico

L’osteopatia è nata nel XIX° secolo negli Stati Uniti con il dr. Andrew Taylor Still sulla base del concetto che il trattamento manipolativo dell’organo è basilare per la cura di numerose condizioni patologiche. Di lì in avanti l’osteopatia ha preso piede in numerosi paesi occidentali in molti dei quali è diventata professione sanitaria riconosciuta o legalizzata (paesi del Nord Europa, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e altri) ed accettata per i suoi numerosi benefici nell’uomo.

Attualmente in Italia l’osteopatia è già stata individuata come nuova professione sanitaria ed è in attesa dell’approvazione ministeriale che presto o tardi otterrà anche sulla base del riconoscimento ottenuto in tanti altri paesi.

Le patologie trattate dall’osteopatia

Numerosi sono i disturbi fortemente limitanti la qualità di vita dell’individuo che possono essere trattati con successo dall’osteopatia. Tra questi, si elencano i disturbi articolari che compaiono con l’età avanzata, i traumi e le malattie reumatologiche, le tendiniti delle grosse articolazioni, i dolori muscolari in genere e particolarmente quelli conseguenti l’infezione da COVID-19, il cosiddetto mal di schiena a livello cervicale, dorsale e lombare, il comune torcicollo che limita l’attività del soggetto per diversi giorni, le coxalgie particolarmente nei soggetti in attesa di artroprotesi, gli esiti di distorsioni o traumi dell’apparato locomotore, e le contratture muscolari/fasciti. In tutti questi casi il trattamento osteopatico offre significativi ed importanti benefici clinici.

Tecniche di osteopatia utilizzate al CMPT

Queste si basano innanzitutto sulla valutazione diagnostica della parte lesa e delle sue possibili cause, come ad esempio le anomalie da postura o movimento o la presenza di malattie causali come quelle reumatologiche. Su tali elementi vengono poi scelti i differenti approcci manipolativi che più si addicono al trattamento del caso per riequilibrare le differenti strutture dell’organo dolorante.

I benefici del trattamento osteopatico possono già essere evidenti dopo 2-3 sedute, anche se nei casi più gravi e complessi il miglioramento compare più avanti nel tempo. A seconda del giudizio dell’osteopata e di comune accordo con il paziente, l’intervallo tra sedute può essere variabile da pochi giorni fino ad 1 mese circa.

Alla prenotazione è utile chiedere informazioni sul miglior abbigliamento per uomini e donne per eseguire le sedute.

Meglio rivolgersi al fisioterapista o all’osteopata?

Poiché le professioni di osteopata e di fisioterapista sono fortemente complementari, il paziente potrà avere maggiori vantaggi e benefici dal professionista che è diplomato in entrambe le discipline.


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